IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 80

 

 

FORUM CONTINUA  80:  Qui parliamo delle isole di capo Verde. Possiamo considerare questa pagina una prosecuzione delle 100 isole più belle del mondo (vedi pagine precedenti da pagina 74 a pagina 79 ),oppure una monografia su questo arcipelago/nazione ex colonia portoghese.

Per problemi di spazio, ma  anche  di omogeneità, mettiamo a fondo pagina informazioni, cartoline, domande e risposte su altre ex colonie portoghesi ed enclave, fra cui Mozambico, Cabinda, San Tomè e Principe e Macao con le sue due isole.

 

 

 

  Capo Verde è composta da diverse isole, 8 principali abitate, 1 disabitata, più qualche isolotto:

 

 

Qui ho montato una cartolina per ogni isola abitata. Ripeto: che io sappia le isole di capo Verde sono 9 abitate, più un'altra isola disabitata (Santa Luzia) e anche 8 isolotti, di cui due sono ilheu Branco e Raso. Ma, mentre ho praticamente una cartolina nuova per isola, (e ringrazio Alessio per avermele procurate quest'estate), mi mancano ancora  alcuni annulli. Chiedo agli amici del forum, di postare un annullo per ogni isola, nell'ipotesi che ogni isola abbia un CAP differente. Ovviamente ben vengano anche le immagini di vostre cartoline, con la regola che esse devono essere possedute da voi (per gli annulli invece essendo più difficili, possiamo accettare anche timbri presi da internet). 

Chi sarà il primo?

Ciao a  tutti fabio V.

Allora il primo è Danilo (parma63) che manda questa bella postcard con annullo in parte illeggibile, ma chiaramente dell'epoca in cui Capo Verde era colonia portoghese:

 

cartolina da Capo Verde all'epoca della colonizzazione portoghese

 

Danilo ha identificato nell'isola di S. Vicente l''immagine di cui sopra. Ecco una cartolina dell'isola di S. Vicente e precisamente della spiaggia di San Pedro:

 

1 S. Pedro beach nell'isola di San Vicente

 

Chi manda  un bell'annullo di san Vicente, migliore di quello della cartolina di Danilo?

Grazie a Calogero ecco un annullo su un francobollo di Capo Verde, quando era colonia portoghese, di S. Vicente:

 

Sao Vicente

 

intanto proseguiamo con: 

2 isola di S. Nicolau

 

 

3 S. Antao: Pontinha da Janela 

 

Vila Maria Pia, nell'isola di S. Antao (grazie a Carlos Maia)

 

Grazie a metical per i successivi francobolli di Capo Verde portoghese con gli annulli a cominciare da questo:

S. Antao: Carimba del Paul

 

 

4 isola di Sal dotata di aeroporto

 

4 annullo di Santa Maria città principale dell'isola di Sal

 

un bel dentello con la coppa del mondo! Annullo di Santa Maria

 

5 island of Maio anche questa con aeroporto

 

la nave "ilha do Maio" su dentello di Capo Verde 

 

6 isola do Boavista

 

altra postcard di Boavista ricevuta da Gert

 

 

7 isola di Santiago o Sao Tiago

 

 7 isola di Santiago: Praia

7 altro annullo moderno di Praia

 

8 isola di Fogo

Ecco l'annullo di capo Verde isola di Fogo, anche se l'annullo si deduce dall'indirizzo del mittente:

 

fronte di FOGO Ponta Verde

 

Fogo Ponta Verde retro

 

 

 8 isola di Fogo

 

 

9 isola Brava (nel riquadro in alto a sinistra)

 

 

9 isola Brava: Joao Baptista

Fermiamoci qui per Capo Verde. Proseguiamo con altre ex colonie portoghesi.

Per rimanere in tema di ex colonie portoghesi, ho scoperto un paio di enclave ex portoghesi in Africa. Una è CABINDA, vasto territorio vicino all' Angola ed un'altra enclave è la città di  Ajuda  nella repubblica del Benin. Ho solo due immagini. Chi ne sa di più? Penso ci siano degli annulli specifici... chi li trova??? 

 

 

Cabinda: enclave ex portoghese  vicino all' Angola

La bandiera della Cabinda, qui ritratta è quella del Fronte di liberazione della Cabinda.

 

Danilo ha postato diversi bolli e diverse buste di Cabinda. Facendo un po' d'ordine possiamo dire che la (o il?)  Cabinda o Cabaña, è una enclave nell'Africa meridionale (ma però un confine è dato dal mare e quindi non è una vera enclave/exclave) fra il Congo-Brazeville e il Congo Rep. Dem. (ex Zaire). Dal 1885 al 1975 è stata un protettorato portoghese. Nel 1975 è diventata indipendente, ma poco dopo, sempre nel 1975 è stato occupata da forze Angolane (la stessa Angola è diventata indipendente dal Portogallo anch'essa nel 1975). Da allora la Cabinda (con capoluogo Cabinda) è una regione staccata dall'Angola, ma ad essa appartenente. Dal punto di vista dei francobolli, la Cabinda, con il nome di "Congo Portoghese" ha usato propri francobolli dal 1893 al 1920, dopo d'allora ha usato francobolli dell'Angola.  Non mi risultano francobolli o etichette emesse dal fronte di liberazione.

 QUIZ: Sarei curioso di sapere che cosa si usò nel pochi mesi del 1975 quando fu proclamata l'indipendenza e prima dell'arrivo delle truppe angolane. Questa è una domanda di difficoltà 9! Chi risponde?

 Ma penso che la domanda resterà così per sempre. Fra l'altro in periodi molto brevi in cui ci sono sovrapposizioni di "poteri", il servizio postale resta sospeso... oppure funziona seguendo le direttive in essere al momento del colpo di Stato o precedenti al passaggio di poteri: la burocrazia ha i suoi tempi....

Come secondo quiz potrei chiedere se esistono etichette "emesse" dal Fronte di Liberazione della Cabinda.

Alcune immagini di francobolli e buste sono sul un sito segnalato  Danilo:

http://exclave.info/Current/Cabinda/Cabinda-Angola.html

 

Qui vediamo la cartina geografica dell'Angola con la Cabinda in alto a sinistra, sul bordo del mare. 

Circa 60 km separano  la Cabinda dal confine angolano più vicino.

 

bollo dell'Angola con annullo di Cabinda

 

bollo del Congo Portoghese usato in Cabinda sino al 1920

 

grazie a metical un raro annullo di Landana, sempre in Cabinda

 

annullo di Cabinda nel 1955

 

Adesso vediamo di saperne di più anche sul Ajuda ed il suo fortino:

Forte di Ajudà: enclave portoghese nel  Dahomey (ora Benin)

Ecco che Calogero ha fatto una interessante ricerca e mi manda questo scritto:

caro Fabio, 

grazie ad internet ed incrociando un po' i nomi di Forte Sao Joao Baptista de Ajudà (Fort saint John the baptist of Ajudà) ed anche il nome francese della città di OUIDAH, ho scoperto quanto segue:

 I portoghesi occuparono sin dal 1680 un lembo di terra nella costa africana fra l'attuale Nigeria e il Togo. Questa area oggi fa parte della repubblica del  Benin, nome acquisito il 1 agosto del 1960 quando divenne indipendente, prima si chiamava Dahomey ed era colonia francese. I portoghesi usarono il porto di Ajudà in funzione della tratta degli schiavi. Dopo l'eliminazione della schiavitù i portoghesi continuarono a reclamare la sovranità di quell'area che si restrinse via via al solo fortino di Ajudà. Finché i francesi avevano il controllo del Dahomey, furono condotte trattative pacifiche per l'annessione di quel piccolo enclave. Ma  quando il Benin fu indipendente, con un colpo di mano, esattamente  il 1 agosto 1961, il forte fu occupato dall'esercito. Le proteste portoghesi si protrassero presso l'ONU per molti anni, sino a quando nel 1985 il Portogallo riconobbe l'occupazione ed accettò di trasformare il fortino in un museo storico a favore del turismo. Allego tre immagini che ritraggono la cartina dell'enclave (figura 1), la mappa della città di Ouidah in cui si trova il fortino (figura 2), e la facciata del museo (figura 3), che mi sembra sia una foto ravvicinata di quella che hai mostrato tu sul sito. Non ho trovato nessuna indicazione ed esempi degli annulli usati dai portoghesi in quell'enclave. Forse usavano la normale posta francese del Dahomey, o forse si affidavano a quella di san Tome è Principe che era ancora una colonia portoghese nel golfo di Guinea. Qui occorrerebbe un esperto di storia postale delle colonie portoghesi. Trovo comunque avvincenti ed interessanti queste ricerche sulle  enclave, perché portano a scoprire cose sconosciute sia di geografia politica che pezzi di storia. 

A presto Calogero 

Bravo Calogero! Che dire di più??? Ecco le 3 immagini, in attesa di qualche annullo usato nel Forte di Ajudà:

 

fig. 1 sulla "Costa degli schiavi", c'era l'enclave di Ajudà, oggi Ouidah vicino a Porto Novo

 

fig. 2 mappa: l'enclave si ridusse al solo fortino

 

fig. 3 attualmente il fortino è diventato il museo storico di Ouidah

Leggete questo pezzo in inglese sulla tratta degli schiavi e sul commercio:

Ouidah was a densely populated, prosperous kingdom located on the Slave Coast of West Africa in what is now Benin. It rose to prominence as an exporter of slaves in the late 17th century and flourished for about sixty years before falling to the inland kingdom of Dahomey in 1727. Before the 17th century, the Aja peoples who populated the region of Ouidah and that of its inland predecessor, the kingdom of Allada, had not developed a commercial or maritime tradition and supported themselves with lagoon fishing, agriculture, and hunting. Increased competition for trade along the West African coast by the French, English, Dutch, and Portuguese, from the second half of the 16th century on, gradually reoriented the people of the Slave Coast towards the sea and the Atlantic trade. In the 1650s, Ouidah started breaking away from Allada and establishing itself as a powerful polity of warriors, slavers, and traders. In 1671 the French moved their trading factory from Allada to Ouidah, and the English and Portuguese were soon to follow. At the height of its commercial prosperity in the first two decades of the 18th century, Ouidah controlled the export of between fifteen and twenty thousand slaves a year.

1680-1961 evacuzione di Ouidah 

ECCO COSA HA POSTATO metical, che raccoglie francobolli delle colonie portoghesi e non solo:

Ciao,
non ho molto da aggiungere a quanto detto da Calogero e Fabio   su Ajudá. Posso solo trascrivere quanto ho trovato su internet giusto per aggiungere qualche dettaglio sulla sua storia:

«Le coste di Mina e della Guinea furono percorse dai navigatori portoghesi fin dal XV secolo, sviluppando successivamente il commercio, principalmente di schiavi africani. A quest’epoca si fa risalire l’ascesa dell’antico regno di Dahomey e l’importanza della sia capitale, Ouidá.
Verso la fine del XVIII secolo, il re del Portogallo (D. pedro II (1667-1705) ordinó al Governatore di San Tomé e Principe di costruire un fortino a Ouidá per proteggere l’imbarco degli schiavi (1680 o 1681). Abbandonato negli anni successivi, in data incerta, tra il 1721 e 1730 furono costruite delle nuove strutture del fortino dal commerciante brasiliano di schiavi José de Torres. Le opere furono finanziate da commercianti di Bahia mediante il pagamento di una tassa sugli schiavi sbarcati nella città di Salvador.
Una volta terminato, il forte funzionò come centro commerciale per la regione scambiando prodotti brasiliani (tabacco, conchiglie e acquavite) e, più tardi, europei contrabbandati dal Brasile visto che la Corona portoghese non permetteva che questi prodotti fossero trasportati da navi brasiliane.
Verso la fine del XIX secolo la costa occidentale africana fu occupata dagli inglesi che vi costruirono diversi stabilimenti difesi dalle guarnizioni delle fortificazioni prima appartenenti ai portoghesi, compresa quella di São João Baptista de Ajudá.
Il Dahomei divene colonia francese a partire dal 1892, ottenendo l’indipendenza il 1³ agosto del 1960, divenendo Repubblica del Benin. L’anno seguente l’esercito del Benin invase Ouidá, allora dipendenza della colonia portoghese di S. Tomé e Principe. Non avendo come offrire resistenza, il governo di Salazar ordinò all’ultimo residente di incendiare Ouidá prima di abbandonarla».

Essendo una dipendenza di S.Tomé e Principe, ha sicuramente usato i francobolli di questa colonia. Purtroppo non sono a conoscenza di francobolli di S.Tomé con annullo di Ajudá.
La storia postale delle colonie portoghesi purtroppo è molto complessa e difficile da ricostruire (ed io non sono certamente uno storico postale) basti pensare che, ad esempio, non si sa ancora per certo quali siano i primi francobolli emessi in Guinea.

Approfitto per inviare l'immagine di due francobolli di Guiné annullati con un timbro dell'isola di Formoza. L'immagine l'ho ripresa da un bollettino del Clube Filatelico de Portugal (spero che non si arrabino) e purtroppo è non e molto nitida. Anzi non è nitida proprio per niente, ma almeno sappiamo che esiste.

bolli di Guinea portoghese con annullo di Formoza nelle isole Bijagos (ora Guinea Bissau!)

Cosa posso dire? Complimenti a Calogero e a metical per le loro ricerche. E' appassionante trovare questi tipi di informazione. Siamo partiti da un'immagine isolata che ho trovato casualmente in un sito e che era senza commenti ed ecco che abbiamo ricostruito un po' di storia. Abbiamo scoperto che i portoghesi erano coinvolti nella tratta degli schiavi, che hanno avuto un enclave nel Dahomey sino  al 1960, che lo hanno rivendicato sino a circa 20 anni fa....  

Poi abbiamo anche visto un annullo dell'isola di Formoza nell'arcipelago delle Bijagos, isole di cui abbiamo parlato a pagina 64.

Inoltre ora vi posso segnalare un bel link che elenca i resti (chiese, fortini, comunità) delle colonie portoghesi ed olandesi in tutto il mondo.
http://www.colonialvoyage.com/ Mi viene il mal di testa a pensare di fare una ricerca sugli annulli ( e storia postale) di ciascuna di queste città, colonie, isole  etc...
date comunque i un'occhiata al sito! E' veramente pieno di notizie per gli amanti della Storia della geografia e di storia Postale....

Comunque un altro contributo lo voglio ancora aggiungere... ci sono due movimenti di "liberazione" in Angola, il MPLA e l'UNITA. Ho trovato fra le mie carte una etichetta del MPLA con scritta in portoghese e due pseudo francobolli su una busta diretta in USA con un timbro del 1986. Metical magari ci sa dire se questi due movimenti erano attivi anche in Cabinda e se sono ancora attivi.

 

MPLA che forse vuol dire "movimento popolare per la liberazione dell'Angola'"

 

movimento UNITA attivo in Angola 1986

 

altri due valori con appendice

 

Ecco che metical ci dà altre informazioni, (grazie Giorgio!):

Ciao fabiov,
vedo di ricostruire con poche parole (e poche sigle) la storia recente dell'Angola. I primi atti di lotta armata contro il governo coloniale portoghese si hanno nel 1961 ad opera della União dos Povos Angolanos (UPA) in seguito divisasi in 3 gruppi: il Movimento Popular de Libertação de Angola (MPLA), Frente Nacional para a Libertação de Angola (FNLA) e a União Nacional para a Independência Total de Angola (Unita). Per motivi etnici e ideologici, pur lottando tutti per la liberazione del paese dal colonialismo, i tre movimenti non sono mai andati d’accordo giungendo anche a confronti armati per la conquista del potere una volta ottenuta l’indipendenza. Chi vince questa lotta è il MPLA il cui lider, Agostinho Neto, diventa il primo presidente della Repubblica Popolare d’Angola, indipendente dall’11 novembre 1975. IL FNLA si era già sciolto verso la fine degli anni ’70 mentre l’UNITA, non accettando il potere del MPLA, inizia, con il supporto dei sudafricani, la guerriglia antigovernativa, terminata, dopo una tregua durata alcuni mesi tra il 1991 e 1992, nel 1994 con la firma di un accordo di pace tra José Eduardo dos Santos, presidente del MPLA e dell’Angola, e Jonas Savimbi, lider dell’Unita. Ma la pace è estremamente fragile e Savimbi si ostina a non riconoscere il MPLA come il partito uscito vincente dalle elezioni, elezioni considerate giuste dagli osservatori internazionali. L’ostinazione di Savimbi porta l’UNITA a un progressivo isolamento e abbandono da parte dei vecchi alleati. È un personaggio ormai scomodo a tutti. Viene ucciso dall’esercito angolano il 22 febbraio 2002 e la guerra civile si può considerare definitivamente terminata.
E il FLEC (Frente de Libertação do Enclave de Cabinda)? Sorto nel 1963 lo si potrebbe considerare un altro movimento di liberazione dal colonialismo ma ristretto alla regione di Cabinda. Credo che abbia in realtà avuto un ruolo molto marginale nella storia dell’Angola e anche l’accordo di pace frmato con il governo nel 1996 penso che sia stato fatto per legittimare ancora di più il potere del MPLA e ridurre l’influenza dell’UNITA.

E ora l’Angola è in pace? Direi di sì. Poco fa guardavo la televisione angolana che trasmetteva un annuncio sul concorso Miss Cabinda. Meglio le miss che i missili! molto felice

Per quanto riguarda gli pseudo-francobolli dell'Unita (non li vedo ancora nella tua pagina) ricordo che uno è con il ritratto di Savimbi, un altro con un leopardo e forse un altro con l'emblema del movimento. Mai visto qualcosa del genere per quanto riguarda il FLEC.

metical

  Ho ricevuto un paio di immagini di francobolli di emergenza di Cabinda del 2006 oltre ad una foto:

 

Cabinda Capital City

 

Si tratta di sovrastampe su dentelli flora e fauna dell'Angola del 2000

Chi ne sa di più? Ci sono tre siti su Cabinda in internet:

http://www.cabinda.net/CNB.htm Cabinda national bank e http://www.cabinda. net  e quello sugli stamps: http://www.cabinda.net/Stamps.htm 

Ho ordinato alcuni dei "francobolli" che si vedono sul sito. Dalla Gran Bretagna dopo pochi giorni sono arrivati. Il mittente aveva un nome africano.

Cabinda su Angola: il ghepardo

Dopo qualche mese ilsergente fa presente che sono visibili fra le immagini di google "Cabinda stamps" le seguenti:

essay di Cabinda

 

essays di Cabinda: "chief Kingdom of Kakongo" G e k-series 2005 forse da stampare in futuro

Ho scritto alla persona che mi aveva dato il ghepardo, e mi ha risposto che si tratta di SAGGI e che potrebbero essere stampati in futuro, ad oggi (12/2006) ci sono solo i bolli in emergenza con sovrastampa.

Intanto ho recuperato una specie di press-release dell'ottobre 2006:

October 27, 2006                                                     FOR IMMEDIATE RELEASE

EMERGENCY ISSUE OF CABINDA POSTAGE STAMPS – FIRST NEW STAMPS IN CABINDA SINCE 1920

In furtherance of the Republic of Cabinda’s civil society initiative and to dispel Angolan propaganda regarding Cabinda’s current political situation, the Republic of Cabinda has issued an emergency set of stamps overprinted on an obsolete Angolan flora and fauna issue.  The stamps all are denominated 500 Central African Francs and are intended to be used by the Cabindan government, consular officials, and in the liberated zones of Cabinda for domestic and international postage, official courier, and fiscal use.  A future definitive issue is planned based on Cabinda’s new currency the Cabinda Escudo.  Cabinda was formally known as the Portuguese Congo and last issued stamps in 1920. Cabinda has been independent since 1975 but its capital and offshore oil fields have been occupied by Angola.  A low intensity civil war is ongoing and the dispute has been referred to the African Union for possible intervention.

 ed ecco anche una cover con annullo. Si tratta di una busta  paquebot della Repubblica di Cabinda:

cover viaggiata e spedita da una nave da crociera (dicembre 2006)

 

Quest'altra cover  del giugno 2007 mi è arrivata per posta con tanto di annullo rosso a barre, e avente in un angolo, ala scritta: "Official paquebot mail - Republica de Cabinda - Oficina Consular/Servico Consular:

 

altra busta paquebot impostata a bordo e viaggiata regolarmente verso l'Italia

Finalmente ho trovato una postcard di Cabinda che ritrae alcuni abitanti locali al tempo della colonizzazione portoghese:  

Cabinda postcard

____ °°°°° ____


In relazione alle cartoline delle isole di Coloane e Taipa che francosiccardi gentilmente ha scritto che mi manderà, ho fatto una piccola ricerca ed ho trovato queste due belle buste con nitidi annulli di COLOANE E TAIPA. Ricordo che queste due isole sono a  sud della penisola di Macao (ex colonia portoghese vicina alla Cina) e fanno parte, attualmente, di quel territorio cinese che dal 1999  possiede una certa autonomia:

 

ecco una QSL map che ci indica dove sono le due isole rispetto a Macau

 

raccomandata da Coloane

 

raccomandata da Taipa

 

ed ecco novità, la bella busta con nitido annullo di Macau  e Nova Taipa che mi ha spedito Franco Siccardi il 1/1/2006 dopo i bagordi della notte... ehehehe!. Grazie Franco, è un piacere ricevere buste da posti lontani dagli amici del FORUM!!

 

Macau, annullo di Nova Taipa: grazie Franco!

 

 

 

  ed ecco un particolare della busta che Franco mi ha spedito da Coloane:

 

 

 annullo di Coloane, l' altra isola di Macau: grazie Franco

 

 

Ancora grazie a Franco che ci ha mandato  a inizio 2007 una cartolina di Macao. La particolarità della postcard è che mostra un lungo ponte che altro non è che il collegamento fra le due isole di Taipa e Coloane, per cui ormai sono un tutt'uno.  

 

Macau: ponte, o meglio interramento lungo 3 km.  del canale che  collegava  Taipa a Coloane

 

 

 

 

  Passiamo a d un'altra ex colonia portoghese: San Tomè & Principe per mostravi una rara cartolina dell'isola di principe ed un suo annullo del 1921:

 

 

isola di Principe nell'oceano Atlantico, nel golfo di Guinea

 

postmark: ilha do Principe del 1921su bollo di Sao Tomè e Principe

 

 

 

 

Dal Mozambico, grazie a metical (Giorgio) sono arrivate queste due cartoline e precisamente  l'isola di Bazaruto e dell'isola di Mozambico sulla costa dell'oceano Indiano:

 

 

155. isola di Bazaruto (Mozambico) # 169 ricevuta da metical:

 

 

isola di Bazaruto in Mozambico: grazie Giorgio!

 

 

156. isola di Mozambico # 169 ricevuta da metical:

 

 

isola del Mozambico: fortezza di San Sebastiano. Grazie Giorgio!

 

 

 

ecco l'annullo di Maputo della cover che conteneva le due cartoline

 

 

Fine di questa pagina. Se ci saranno aggiunte le inserirò!

 

Continuiamo con le cartoline delle 100 isole più belle del mondo a pagina seguente.

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi. P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli. Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 96 aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso.  NOVITA':  Se cercate uno specifico argomento ed il Sommario non è esauriente, potete provare con il nostro motore di ricerca. Esso funziona all'interno del sito, e può essere utilissimo. Basta scrivere la parola che si cerca, nel rettangolo qui sotto e cliccare a destra su "find". La ricerca può essere fatta con una singola parola, con più parole ed anche con un * alla fine di una parola se si vuole interrogare sia il singolare che il plurale di una parola. Per esempio facendo la ricerca con la parola  mission* si cercano tutte le pagine del sito, che contengono le seguenti parole:  missione, missioni ed anche mission, e missions, etc. NOVITA'         QUI LA SEARCH ENGINE per ricerche all'interno di tutto il sito:


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