IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 72

 

 

FORUM CONTINUA  72:  qui facciamo una breve recensione della MONOGRAFIA:

 

" LA FILATELIA COME MEZZO DI PROPAGANDA PSICOLOGICA"

 

 

 LA FILATELIA COME MEZZO DI PROPAGANDA PSICOLOGICA

 

Edizione maggio 2005, versione aggiornata e revisionata, pagine 103.

 

 

È finalmente disponibile la seconda edizione della monografia “La filatelia come mezzo di propaganda psicologica”, edita dal Cifr.

La prima tiratura è andata esaurita rapidamente ed ora è stato possibile riproporla. I motivi della lunga attesa sono da ricercarsi nel lavoro  di revisione dei contenuti, la verifica di molte fonti nonché un congruo aggiornamento, sia per la parte relativa alla Seconda guerra mondiale che per i periodi successivi.

In oltre cento pagine e con molte illustrazioni in bianco e nero si fa una carrellata dei francobolli e di altro materiale propagandistico stampati nel periodo del Secondo conflitto ma anche dopo, durante la Guerra fredda e sino ai nostri giorni.

Le “cartevalori” considerate non sono state utilizzate solo per pagare il servizio postale, ma anche per portare dei messaggi, solitamente esplicitati attraverso l'immagine o i testi.

In realtà, strutture di propaganda, servizi segreti e gruppi secessionisti o della resistenza hanno, nel tempo, utilizzato i dentelli per operazioni più o meno segrete, impiegandoli come mezzi di pressione psicologica o con dei contenuti nascosti.

I temi affrontati spaziano: la denigrazione del nemico, il sottile dileggio, magari operazioni di abbattimento del morale più articolate.

Qualche volta, ai francobolli falsificati veniva addirittura assegnato il compito di dare attendibilità al contenuto delle missive, che potevano essere state manipolate dal nemico.

Cessata la guerra, l'aspetto psicologico e propagandistico non venne meno e continuarono ad arrivare francobolli più o meno ufficiali con pretese territoriali o contenuti politici.

La monografia del Cifr, a cura di Gianfranco Pastormerlo, permette di fare un excursus in questo settore, poco noto ma certamente fra i più affascinanti.

L'autore ci accompagna fra gli “spy stamps”, così sono chiamati oltre oceano, e ci descrive le varie situazioni, senza confini, l’Europa, il Medio e l'Estremo Oriente, il conflitto delle Falkland/Malvinas e così via.

I neofiti troveranno riferimenti per una ricerca attenta dei pezzi da collezionare; gli esperti avranno una lettura semplificata rispetto ai volumi in inglese ed in tedesco scritti sull'argomento

 

N.B. Avendo notato alcuni errori di battitura analoghi a quelli della prima edizione, ho fatto alcune verifiche ed ho saputo che per potere contenere gli alti costi di stampa, per alcune parti della monografia, sono stati usati i vecchi clichè. Il Cifr, sempre attento anche alle "virgole",  si scusa di ciò con i propri Soci.

 

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Passiamo ora a fornire alcune informazioni per coloro che fossero interessati ad acquistare la monografia.

Il volume lo si può ottenere solo tramite il Cifr. Le informazioni sono contenute nella sezione "CHI SIAMO" del sito Centro.html    

Da lì si evince che il prezzo per i non Soci del Cifr è di 20,00 Euro e di 10,00 Euro per i già Soci del Cifr. La notizia buona che riguarda i membri del nostro FORUM, è che essi possono avere la monografia in omaggio se diventano nuovi Soci del Cifr per il 2005. Quindi pagando la quota  associativa per il 2005 (28,00 Euro da pagare sul c/c °17.60.92.07, a Cifr  Via Vetta d'Italia 3 Milano 20144) i membri del Forum potranno ricevere i numeri arretrati 2005 della rivista bimestrale "la Voce del Cifr", la monografia in omaggio ed ovviamente tutti i numeri della rivista di qui sino a fine anno. Quindi, chi già colleziona i francobolli della seconda guerra mondiale o fa tematiche relative a personaggi della storia contemporanea, potrebbe trovare utile abbonarsi al Cifr ed usufruire, oltre che delle varie attività previste dall'associazione, anche di questa offerta.

 

 

uno dei più rari pezzi fra i francobolli di propaganda

 

 

   

falso di franchigia militare con dentellatura 11.1/2

 

 

 

particolare dell'antenna e della porta che sono diversi dall'originale

 

 

 

Con piacere vorrei mettere qui di seguito alcuni commenti di chi, essendo già Socio del Cifr,  nonché membro del Forum, abbia avuto modo di leggere la monografia, che è stata spedita a loro in  questi giorni.  

 

Ecco cosa scrive Pino Cirneco!

Mi è appena arrivato ed ho già iniziato a sfogliarlo.
Devo dire che è molto interessante, ci sono cose note da decenni e cose assolutamente sconosciute (almeno a me).
E' importante notare l'impegno che i servizi segreti mettevano nell'approntare questi "messaggi dentellati", a volte per screditare il nemico a volte per inondare il paese nemico di falsi per minarne l'economia (insieme alle banconote false).
La cosa più interessante sono le burle, le vignette, le cartoline ironiche sui personaggi importanti del periodo..e non si salva nessuno.
Da Hitler a Mussolini, da De Gaulle a Re Giorgio IV.
Una carrellata di ironia che adesso fa sorridere, ma che in quei giorni di guerra diffondeva un messaggio di morte e sofferenza.

 

Grazie Pino, ne riparliamo a voce!

 

 

Ed Ecco cosa dice giandri:

 

Ho ricevuto nei giorni scorsi il volume edito dal CIFR La filatelia come mezzo di propaganda psicologica.
Che devo dire? Che siete bravi voi del CIFR e fate sempre con passione delle cose molto interessanti.
Il volumetto di cento pagine è nel formato cui siamo abituati dal loro periodico La voce del Cifr (fa parte della serie "I quaderni del CIFR"), tuttavia stampato in modo migliore, su carta leggera ma patinata. La veste rimane un po' spartana (ma immagino anche ai costi che i nostri amici devono sostenere) e soprattutto i contenuti sono di grande interesse.
Qui non si tratta di disquisire se un determinato pezzo ha avuto o non ha avuto validità postale, se è una emissione con qualche crisma di autorizzazione, se è stata clandestina, se ha avuto una legittimazione di fatto, se ha veramente affrancato corrispondenza o no.
Probabilmente poche delle cose presentate nel quaderno curato da Gianfranco Pastormerlo possono definirsi francobolli.
Ma qui di tratta piuttosto di accettare il fatto che nella guerra di propaganda tutti i mezzi sono stati leciti e l'oggetto postale, la cartolina ed il francobollo (ma anche gli annulli) sono stati impiegati alla grande, anche perché potevano rappresentare un manifesto in miniatura che circolando era visto, letto, osservato dentro e fuori i confini di una nazione.
Il francobollo è sempre stato un veicolo privilegiato nel diffondere idee: strumento legato intimamente alla circolazione delle idee contenute nelle lettere che affranca, esprime esso stesso con la sua iconografia un messaggio. E se pensiamo a qualche raccolta di fondi, ad esempio le Campagne Antitubercolari, vediamo che il contributo alla campagna benefica veniva testimoniato non da una ricevuta, ma da etichette dentellate che circolando come chiudilettera potevano veicolare un messaggio di solidarietà e di conoscenza del problema della tubercolosi che si abbatteva come una piaga in Italia fino a non moltissimi anni fa.
Sto divagando, ed allora due parole sui contenuti di questo quaderno del CIFR: è una carrellata che va dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, attraversando i periodi dei regimi fascista e nazista prima, la guerra, la liberazione, la guerra fredda, le due Germanie, episodi dubbi di neonazismo (o curiosità) ormai negli anni Novanta, e quindi il Vietnam, la Cambogia, l'Afghanistan, il dramma eritreo, la lunga strada verso lo sfaldamento del blocco sovietico, la Palestina, tanto per citare solo alcuni dei temi documentati in questo quaderno.
Materiale interessante su cui riflettere, discutere, accettare o non accettare.
Da parte mia, tra le tante lacune che avevo in materia, voglio segnalarne due (non perché le altre non siano importanti, ma ripensando al quaderno che ho sfogliato sono i due capitoletti che mi vengono a mente per primi):
  Il 25 cent. della serie imperiale falsificato probabilmente dai servizi segreti britannici: una storia per me tutta da scoprire che meriterebbe approfondimento visti i tanti lati oscuri che pare circondino questa realizzazione.
 Ed il secondo è la beffa che fece ad Hitler il disegnatore che preparò l'emissione del 1941 dell'isola di Jersey occupata dai nazisti: ai quattro angoli dei francobolli, dissimulate nella cornice, quattro lettere "A". Sarebbero le iniziali della frase latina "Adolphus Advenit Ad Ades": tradotto in italiano: "Che Adolfo vada all'inferno!"
Complimenti agli amici del CIFR   
Ciao ciao

Grazie del commento Andrea!

 

 

pagina da completare

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi

P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli.

Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 96 aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso. 

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