FORUM CONTINUA  25 a: Qui parliamo di una rivoluzione sconosciuta: Francobolli della Siberia Autonoma 1926

 

Ripensando ai francobolli "strani" di vecchie rivoluzioni o colpi di Stato, mi sono ricordato di un bell'articolo che avevo tradotto nel 1998, dopo che mi ero imbattuto in una belle serie della "supposta" repubblica autonoma di Siberia. Si tratta di un oscuro episodio del 1926. Vi riporto l'articolo, così come che  apparve qualche anno fa sulla Voce del Cifr. I francobolli dell'intera serie passarono fra le mie mani, poi distribuiti fra diversi collezionisti d'ASFE.

 

SIBERIA AUTONOMA: 50 ANNI DI RICERCHE

Nel giro per il mondo alla ricerca di emissioni particolari, legate ad eventi importanti ovvero poco conosciuti, ci fermiamo oggi in Siberia. Scopriamo, attraverso le ricerche di F.Vanius, l'esistenza di un tentativo per rendere autonoma questa lontana regione a metà degli anni Venti. A testimonianza di quanto ci racconta restano, da informazioni attendibili che ho recentemente acquisito, solo due serie di francobolli. Una è a Mosca: l'altra, ora smembrata, si trova presso alcuni collezionisti statunitensi ed europei [F.V.].

Il racconto

La prima volta che ebbi occasione di sentire qualcosa su questi particolari francobolli fu negli anni Cinquanta a Kharbin, nel negozio di Petr Shitukhin. Mi parlò di una strana storia accaduta trent’anni prima a Shanghai, relativa ad un certo A.Sazanov, leader di un inesistente governo di una inesistente Siberia autonoma, ed ai suoi compatrioti, che furono processati per l'emissione e la vendita di francobolli di questo “Paese”.

Shitukhin mi disse che Sazanov e il suo gruppo avrebbero preparato e stampato una serie di francobolli, a due colori, raffigurante lo stemma della Siberia, con zibellini ed orso. Dopo il processo, tutti i valori sarebbero stati distrutti, ma voci incontrollate parlavano di esemplari esistenti ancora in Cina e di altri inviati negli Usa.

Comunque, Shitukhin non fu in grado di mostrarmi nessuno di questi francobolli; lui stesso non li aveva mai visti, anche se li dava come posseduti da alcuni collezionisti.

Le informazioni furono confermate, anni dopo, a Mosca dall'esperto filatelico V.Kaufman: conosceva un russo che ne aveva comprati, a Kharbin o nel Tientsin, alcuni esemplari e si era stupito perché il valore facciale era espresso in copechi e rubli d'oro, come alcune emissioni zariste.

Negli anni Sessanta, mentre sfogliavo gli album della collezione del fu D.M.Mel'nikov a casa del professor A.Eberzin, mi imbattei in una serie sconosciuta, con le insegne della Siberia e la scritta, a caratteri cirillici "Posta Siberia autonoma". Eberzin sapeva solo che appartenevano al periodo dell'ammiraglio Kolchak, erano stati ottenuti in Cina e che non potevano essere messi in circolazione.

Cosa c'entrava l'ammiraglio Kolchak con quei francobolli? Si preoccupava di francobolli durante le sue campagne nell'Estremo oriente? C'era forse un collegamento con la serie di Sazanov?

Consultai enciclopedie, libri e cataloghi, ma senza risultati. 

Solo un decennio dopo, leggendo alcuni ritagli del giornale cinese "The Shanghai Dawn" del 1926, ritrovai la sintesi del processo a Sazanov ed i vari tasselli incominciarono ad andare a posto. Ecco il sunto dei fatti e del procedimento giudiziario.

A Shanghai, nella Concessione francese, fu organizzato dall'emigrante Sazanov un centro semilegale ed antibolscevico, con l'obiettivo di creare in territorio russo una "Provincia della Siberia autonoma". Venne fondata una "Unione dei delegati" (una specie di governo); alla testa… c'era Sazanov che, durante la guerra civile, si trovava ad Omsk nel Governo dell'ammiraglio Kolchak.

Una delle attività previste dall'organizzazione consisteva nel preparare e distribuire valori postali per la futura Siberia autonoma. L'ambasciata russa protestò con le autorità cinesi per queste iniziative rivoluzionarie, ed i francesi dovettero intervenire.

Nella notte del 17 dicembre 1926 Sazanov, il suo ministro per gli Affari Interni V.Moravskii, il proprietario della stamperia S.Zenkevich ed altre persone vennero arrestate e successivamente processate.

Emerse che furono preparati ventuno francobolli differenti; il tipografo parlò di una tiratura prevista di duemila serie, che dovevano in parte servire al finanziamento del movimento autonomista.

All'epoca, però, non si rintracciarono, per cui sembrò più veritiera l'affermazione di Sazanov e Moravskii che parlarono di soli quaranta "specimen", non gommati e non perforati, inviati ad una esibizione a Filadelfia con l'evidente scopo propagandistico di far conoscere al mondo l'esistenza di un gruppo antibolscevico in Cina. I cliché erano stati distrutti.

Comunque sia, i cosiddetti francobolli della Siberia autonoma risultavano effettivamente rari, come Shitukhin a Kaufman mi avevano dichiarato.

Furono preparati con un processo tipografico in tre disegni base; i valori più bassi da 1, 2, 3, 4, 5, 7 e 10 copechi d'oro avevano un solo colore, quelli intermedi da 14, 15, 20, 25, 35, 50 e 70 copechi d'oro a due colori con un ovale nel centro, mentre gli alti valori da 1, 2, 3, 3,50, 5, 7 e 10 rubli d'oro erano anch'essi in due colori ma con un rombo al centro. Pertanto la serie completa consiste di 21 francobolli, prodotti su usuale carta bianca, stampati in vari colori e con il disegno dal formato di 20x25 millimetri.

 

due dei francobolli del set preparati per la Siberia Autonoma nel 1926

 

ecco un terzo esemplare dello stesso set

 

Conclusioni:

Gli esemplari che ho acquistato da Eberzin sono gommati ed hanno una perforazione approssimativa di 12 e 1/2, quindi facevano parte delle serie rimaste in Cina.

Mancava solo di sapere che fine aveva fatto il materiale inviato a Filadelfia. Ebbene, negli anni Novanta sono venuto in possesso di alcune fotocopie di esemplari identici ai miei ma non perforati, che lo statunitense G.Webizky aveva deciso di vendere e che risultarono essere senza gomma!

Dopo circa mezzo secolo di ricerche il cerchio si è chiuso; resta solo da dire che nel famoso processo gli imputati furono condannati a poche mesi di carcere e poi amnistiati.

L'avventura della Siberia autonoma si era conclusa e di essa non restano che pochi francobolli o presunti tali.

F.Vanius, tratto da "The Post Rider", novembre 1997

traduzione di Fabio V.

 

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi.

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