Il Cifr porta la filatelia nella “capitale”

della Resistenza

 

A Fondotoce (Verbania) un salto nella Seconda guerra mondiale attraverso la lente della filatelia e della storia postale. Dal 15 al 23 giugno 17 collezionisti proporranno il meglio del proprio materiale, per un totale di 22 studi ed oltre 1.300 fogli. Il percorso verrà allestito in via Turati 9 e resterà aperto al pubblico con orario 9-12 e 15-18 (lunedì chiuso). Inaugurazione sabato 15 alle ore 10; l’ingresso è libero

 

Milano (14 maggio 2002) – Valdossola, un nome storico per chi si occupa di Seconda guerra mondiale. Qui, tra il 10 settembre ed il 22 ottobre 1944, si sviluppò una fra le più importanti repubbliche nate dalla Resistenza. Vicende ora ricostruite attraverso i francobolli e gli altri documenti postali, messi insieme da 17 appassionati di tutta Italia. Si svolgerà infatti a Fondotoce (Verbania) la mostra storico-filatelica organizzata dal Cifr in accordo con l’Associazione filatelica verbanese.

Il percorso, allestito presso la sede dell’Associazione casa della Resistenza parco della Memoria e della Pace in via Turati 9, verrà inaugurato sabato 15 giugno alle ore 10 e chiuderà alle 17.30. Nei giorni successivi, e fino a domenica 23 giugno, avrà i seguenti orari: 9-12 e 15-18 (lunedì 17 chiuso). L’ingresso è gratuito ed è possibile organizzare delle visite guidate per scuole e gruppi, telefonando al numero 0323.58.68.02.

Sabato 15 funzionerà inoltre un ufficio postale, dotato di annullo commemorativo.

 

Oltre 1.300 fogli espositivi che permetteranno di raccontare, soprattutto attraverso buste, francobolli, annulli e cartoline, i mille aspetti del conflitto. Particolari sezioni verranno inoltre dedicate ad altri argomenti correlati, come la Guerra civile spagnola o le società di mutuo soccorso.

Questi autori, titoli e presentazioni dei 22 studi in mostra.

 

·         Edgardo Ferrari, “Ossola ‘44” - La collezione rievoca, nel contesto della lotta di Liberazione dai nazi-fascisti, l’esperienza della “Repubblica” partigiana dell’Ossola, che ebbe vita breve ma così ricca di ammaestramenti civili da superare il fatto d’arme, pur prestigioso. Il racconto viene sviluppato soprattutto con materiale d’epoca. Di particolare interesse sono i documenti di propaganda e comunicazione (vignette, cartoline, volantini, giornali e altro)

·         Pietro Galdangelo, “Documenti partigiani del Verbano-Ossola” – La più completa collezione sulla Valle d’Ossola: giornali clandestini del 1944, documenti e bollettini della Repubblica dell’Ossola nel periodo della Giunta provvisoria

·         Luigi Mobilia, “Una vita per un altro, padre Kolbe” - Padre Massimiliano Kolbe era figlio della Polonia cristiana; all’età di sedici anni indossò il saio francescano dei Minori Conventuali. In patria venne arrestato più volte dalla Gestapo e la sera del 28 maggio 1941, con altri 320 prigionieri stipati su carri bestiami, fu trasferito ad Auschwitz. Qui visse la sua “via crucis”, che terminò nel giorno dell’Assunzione, il 14 agosto 1941. Assassinato attraverso una iniezione di acido muriatico

·         Luigi Mobilia, “Combattenti polacchi per la nostra Libertà” - L’invasione tedesca e sovietica in Polonia costrinse molti reparti delle armate locali, sopravvissuti alle battaglie sul territorio nazionale, a raggiungere la Francia e il Regno Unito, dove venne costituito il “Governo polacco in esilio”. Altri arrivarono in Siria attraverso i Balcani. Con l’appoggio di Churchill, nacque il Corpo polacco, forte di 25mila uomini al comando del tenente colonnello Wladislav Anders, inquadrato nell’8ª Armata britannica. Dopo aver combattuto in Libia, sbarcarono a Taranto nel dicembre del 1943 e risalirono la penisola italica. Combatterono a Montecassino ed Ancona, liberarono Faenza e Pesaro, entrarono a Bologna. Sul suolo d’Italia lasciarono più di mille caduti

·         Aristide Simboli, “50° Anniversario della Liberazione attraverso gli annulli” – La collezione ricostruisce tutti gli avvenimenti della nostra Repubblica, dalla guerra di Liberazione agli eccidi ed alle rappresaglie, utilizzando gli annulli commemorativi

·         Fausto Lodi, “La Seconda guerra mondiale (1939-1945)” - Cartoline maximum per l’appello di de Gaulle, lo sbarco in Normandia, le città Martiri, gli Eroi della Resistenza, Deportazione e Liberazione, i monumenti ed i memoriali della Resistenza

·         Carla Montecchi Curti, “Bella ciao” - La raccolta dimostra, per mezzo di documenti, cartoline e francobolli, una tribolata e gioiosa affermazione di entusiasmo nei confronti della Libertà, lungamente agognata ma fortemente voluta, attraverso i passaggi che hanno portato alla Liberazione del Paese, alla Democrazia, alla Repubblica

·         Carla Montecchi Curti, “Iconografia di una lotta” – La selezione di cartoline vuole celebrare un’epopea di popolo, troppo precipitosamente relegata nel novero delle cose che non servono. Resistenza e lotta di Libertà rappresentano invece, senza retorica, la linfa sulla quale si è consolidata la nostra giovane Repubblica

·         Carla Montecchi Curti, “Eppure soffia” – Raccolta di cartoline e altri documenti sulle società di mutuo soccorso e sugli ideali che hanno spinto e continuano a spingere alla conquista di Libertà, lavoro, dignità e giustizia sociale

·         Egidio Errani, “La posta militare della Guerra civile spagnola (1936-1939)” - La collezione è composta interamente da documenti postali d’epoca; in essa sono evidenziate le maggiori realtà che operarono nel Paese durante quel drammatico conflitto, quali la Squadra navale Usa, l’Esercito francese, l’Esercito repubblicano, i fascisti italiani ed i tedeschi, le Brigate internazionali. Una parte è dedicata all’esodo nei campi di internamento francesi

·         Egidio Errani, “La Deportazione – tematica” – La storia attraverso la filatelia: nel 1929 Heinrich Himmler fu nominato comandante supremo ed assunse il controllo delle “Ss”; quando nel 1933 Adolfo Hitler divenne cancelliere, questo reparto era forte di 52mila uomini e doveva prevenire o sopprimere sul nascere ogni pensiero politico. Tutte le vie del dolore conducevano al campo di concentramento ed alla morte; vi passarono ebrei, politici, partigiani e prigionieri di guerra sovietici

·         Franco Foroni, “I carabinieri nella Resistenza” - La collezione raccoglie gli annulli e le cartoline che riguardano l’Arma per valorizzarne il contributo alla Resistenza ed alla guerra di Liberazione. Dall’8 settembre 1943 sino all’aprile del 1945 i carabinieri hanno vissuto uno dei periodi più difficili ed al tempo stesso esaltanti della loro storia

·         Alice Saccani, “La donna nell’Antifascismo e nella Resistenza” – La figura della donna nelle prime forme associative in Italia (Lega spartachista, camere del lavoro, Partito socialista); la vittoriosa Rivoluzione socialista d’ottobre, la Prima guerra mondiale, la Guerra civile di Spagna. Durante la Seconda guerra mondiale sorsero in tutta Europa gruppi di resistenti contro il Nazifascismo. Le donne diedero un contributo insostituibile nelle formazioni partigiane, nei campi di concentramento e di sterminio; la presenza anche nelle Forze alleate, gli Usa, Israele ed altri Stati

·         Giuseppe Bruno Intra, “Gli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi” - I militari Italiani che dopo l’8 settembre 1943 rifiutarono l’alleanza con la Germania rischiarono e persero la loro vita: molti vennero fucilati, altri furono invece deportati nei campi di prigionia del III Reich. I più fortunati riuscirono ad avere contatti epistolari, pur censurati, con le loro famiglie

·         Mario Marras, “I campi di concentramento in Germania e nei Paesi occupati” - Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 iniziò, da parte delle truppe naziste, un rastrellamento che portò alla cattura di circa 600mila militari italiani (Imi). Vennero inviati nei lager predisposti dai nazisti. I nostri militari che, nella quasi totalità, non aderirono alla Rsi subirono sino alla Liberazione dei campi la perdita di oltre 40mila vite umane

·         Gianfranco Pastormerlo, “La filatelia come mezzo di propaganda” - Vignette, francobolli ed altri pezzi filatelici originali o falsi, utilizzati per affrontare gli avversari o propagandare un’idea. Dai primi del ‘900 al Secondo conflitto mondiale ed alla Guerra fredda, i documenti con francobolli particolari o recanti annulli propagandistici hanno brillantemente combattuto la loro battaglia psicologica

·         Giacomo Robotti, “Gli eccidi nazifascisti” - Cartoline commemorative di eccidi nazifascisti in Italia e nei territori occupati durante la Seconda guerra mondiale

·         Felice Maiocchi, “Prigionieri della Seconda guerra mondiale” - Carrellata di corrispondenze epistolari tra i prigionieri sparsi nel mondo e le loro famiglie

·         Felice Maiocchi, “Usi del primo francobollo dell’Italia libera, la Lupa da 50 centesimi” – Emessa l’1 gennaio 1944 a Napoli liberata (periodo badogliano), ha percorso gli eventi bellici al seguito degli Alleati, fino alla Liberazione ed alla Repubblica

·         Carla Negri Nelia, “Testimoni del nostro tempo” – Un insieme di foglietti erinnofili realizzati dal Cifr e raffiguranti alcuni personaggi che, col loro sacrificio, hanno contribuito alla Liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo

·         Pier Luigi Bertario, “I rifugi alpini al servizio della Resistenza” - Punto base per riunioni, rifornimenti, lanci aerei alleati, i rifugi alpini si sono dimostrati un importante supporto al sostegno della lotta armata partigiana

·         Angelo Astro Vendola, “50 Anni per non dimenticare” – Documenti filatelici del 50° anniversario della Guerra, con annulli commemorativi a ricordo della lotta per liberare tutta la penisola italiana

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                                                                       ultimo aggiornamento 28 maggio 2002